CONCESSIONE IN SANATORIA SMARRITA DAL COMUNE

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  • Ultimo messaggio 17 maggio 2021
stefano c pubblicato 11 maggio 2021

I miei genitori hanno una casa nell'entroterra genovese, vorrebbero accedere al bonus 110%, abbiamo già stilato un progetto comprensivo di computo e contattato le maestranze, manca solo l'ok della banca, ma purtroppo siamo incorsi in un intoppo che pare insanabile.  Il problema è questo: la casa è stata acquistata nel 1999, ci sono stati forniti in sede notarile tutti i documenti comprovanti la storia dell'immobile ivi comprese alcune richieste di sanatoria per abusi redatte negli anni 80 con relative ricevute di versamento effettuate. Il problema è che in Comune hanno perso tutto il faldone e quindi non abbiamo riscontro della licenza edilizia rilasciata nel 85 a seguito, come detto, dell'istanza di sanatoria e relativi pagamenti. Nessun tecnico si può assumere l'onere di dichiarare che la casa è conforme non essendoci disegni depositati in comune, ma il fatto è che non ci sono perché se li sono persi. A nessuno verrebbe in mente di pagare una decina di milioni di lire e di fare un aggiornamento catastale, senza avere ottenuto licenza post condono. Noi non sappiamo dove sbattere la testa. Vorremo che il comune ammettendo il suo errore (cosa verbalmente già avvenuta, ci hanno parlato di ripetute alluvioni succedutesi negli anni), rilasciasse una sorta di licenza postuma, ma ciò non è possibile se non in parte. Se per le opere interne sarebbe sufficiente redarre una tavola per mano di un tecnico, ci sono due opere esterne che ricadrebbero nell'attuale vincolo paesaggistico (all'epoca del condono inesistente) che ci costringerebbero, secondo l'ufficio tecnico, ad avviare una sorta di richiesta postuma all'ufficio preposto. Con la possibilità che, se respinta in base alle norme attuali, ci obblighino pure a demolire(parlo sempre di opere sanate regolarmente nell 85 per cui sono stati pagati fior di quattrini e la cui documentazione è andata parzialmente perduta).  Il tempo stringe e noi rischiamo, non solo di non accedere al bonus, ma di non poter mai più un futuro avviare pratiche edilizie e addirittura di poter vendere l'immobile.

Grazie e cordiali saluti

inexecutivis pubblicato 17 maggio 2021

il quesito è estraneo al contenuto di questo forum per cui non possiamo attardarci nella risposta. Il nostro suggerimento, comunque, è quello di far elaborare da un tecnico una prizia che accerti l'epoca della costruzione.

In ogni caso, se mancano sul comune gli elaborati peritale che attestino la regolarità degli interventi (originaria o a seguito di sanatoria) allo stesso modo non vi sono elementi per dimostrare che non sono conformi.

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