Asta aggiudicata-mutuo rifiutato-perdita caparra

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  • Ultimo messaggio 16 aprile 2017
olga.niculita pubblicato 14 aprile 2017

Salve premetto che sono molto ignorante per quanto riguarda I termini giuridici, ma spero che riusciate a comprendere il mio problema. Insieme al mio compagno abbiamo fatto una proposta di acquisto per un immobile in asta, tramite agenzia. L'immobile e' al grezzo avanzato e quindi non puo' essere finanziato in quanto non ipotecabile. Premetto che ci siamo fatti trarre in inganno dall'agenzia dalla nostra buona fede. L'agenzia ci ha chiesto di portare quanto prima l'assegno circolare da inviare al tribunale come caparra (Mese10/2016). Abbiamo intanto iniziato tutte le pratiche per il mutuo che ci e' stato negato all'inizio del mese 01/2017. Comunichiamo all'agenzia (09/02/17) che il mutuo ci e stato negato e chiediamo se e' possibile ritirare la proposta (la proposta si puo' presentare sino alle ore 12:00 del giorno dell'asta (23/02/17). L'agenzia ci dice che non e' possibile perche' l'assegno circolare e' stato consegnato molto tempo prima . Chiediamo all'agenzia la ricevuta della consegna ma dicono che non esiste e che dobbiamo avere fiducia. Ci dicono comunque che sarebbero andati il 13/01/17 in tribunale per vedere se c'e' qualche possibilita' di rimediare. Il 23 /02/17 giorno dell'asta ci presentiamo in tribunale , siamo gli unici partecipanti all'asta e scopriamo che l'agenzia , che avrebbe dovuto consegnare l'assegno circolare nel mese di novembre 2016, in realta' lo ha fatto il 13/01/17 dopo che gli abbiamo detto espressamente di non ottenere il mutuo. Quindi ci hanno incastrati: hanno fatto in modo che ci aggiudicassimo una casa che non possiamo finanziare e perdere dunque la caparra. Dopo l'asta non si sono piu' fatti sentire, si conoscono molto bene con il curatore fallimentare ed e' molto chiaro che I soldi della caparra se li divideranno tra di loro. Noi abbiamo tentato vari modi per ottenere un prestito/mutuo ma per vari problemi non possiamo ottenerlo. Abbiamo ancora 1 mese per adempiere altrimenti perdiamo la caparra. La mia domanda e': il tribunale puo' concederci altro tempo per adempiere oppure no? C'e' la possibilita' che un bravo avvocato riesca a citare in giudizio l'agenzia che ci ha ingannati e che vinca la causa?? Oppure il tribunale in questi casi si fa da parte e non e' minimamente interessato a collaborare? Scusate gli errori ed I discorsi poco chiari dettati dalle emozioni. Siamo giovani e abbiamo tentato disperatamente di provare a creare un futuro, ci samo fatti abbindolare dall'agenzia che ci ha messo fretta e in buona fede ci siamo informati poco e abbiamo chiesto poche/nessuna garanzia. Spero che qualcuno mi comprenda e possa darmi un consiglio/ una risposta. Grazie!

inexecutivis pubblicato 16 aprile 2017

La prima cosa da fare, a nostro avviso, è quella di chiedere al Giudice una proroga del termine per il versamento del saldo prezzo (o una remissione del termine) presentando nella cancelleria del Tribunale una apposita istanza in tal senso. È molto difficile che venga accordata in quanto il termine per il pagamento del saldo è assolutamente perentorio e non  prorogabile, ma vista la situazione tentar non nuoce. È necessario che però la vicenda venga spiegata bene nell’istanza (meglio è affidarsi ad un legale).

 

Quanto alla responsabilità dell’agenzia, in linea teorica esiste la possibilità che la stessa possa essere chiamata a rispondere ma occorrerebbe studiare nei dettagli la vicenda per verificare se esiste la possibilità che questa responsabilità posse essere dimostrata in un processo.

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