Salve
Mi ritrovo in una situazione particolare su un appartamento acquistato il 24/03/17 :
Ipoteca volontaria stipulata il 05/09/02 , e trascrizione il 25/09/02
Pignoramento trascritto il : 14/09/12 derivante da verbale di pignoramento in data 23/07/12 .
L'appartamento presenta due vincoli a carico del acquirente (cioè io ):
- ASSEGNAZIONE CASA CONIUGALE derivante da Provvidimento del Tribunale Ordinario in data 12/08/14 , ma NON TRASCRITTO .
- DIRITTO DI PRELAZIONE A FAVORE DI ATER come da Atto di compravendita ( con lettera di richiesta da parte del ater del pagamento del 10 % del valore catastale per estinguere il diritto di prelazione , da allegare al pagamento del appartamento e consegnare al curatore della vendita )
Le mie domande sono :
1) Può ricadere su di me l'assegnazione coniugale o posso mandare fuori gli esecutati ?
2) Nel decreto di trasferimento , l'assegnazione della casa coniugale viene trascritta ?
3 ) Andando a leggere l'atto di compravendita del 2002 nella conservatoria , cè si' scritto che esiste un diritto di prelazione , ma di una durata di 10 anni , tuttavia dal momento di trascrizione del atto ( 2002 ) al momento dell'acquisto del appartamento in asta ( 2017 ) sono passati ben 15 anni .
Con tutte le informazioni fornite a voi , devo pagare l'Ater ( che mi ha mandato una lettera a casa con l'importo da saldare , del ammontare del 10% del valore catastale , come da legge 560/93 ) ?
E se non sono obbligato , successivamente mi rimangono dei vincoli (nel caso , per esempio , volessi un domani vendere l'abitazione ) ?
Mi rivolgo a voi ,in quanto chiedendo a diversi professionisti ( avvocati , al tecnico incaricato alla stesura della perizia , geometri ecc..) ho riscontrato tante idee contrastanti che non portavano una risposta unanime riguardo al mio problema , perciò spero di ottenere da voi una risposta precisa riguardo al mio caso ( come daltronde avete fatto , nelle risposte su altri quesiti del forum ,che ho avuto il piacere di leggere ) .
Vi ringrazio della risposta
Cordiali saluti