Salve, vorrei sottoporvi il mio quesito, un pò articolato.
Una settimana fa mi sono aggiudicata un immobile nell'ambito di un fallimento attraverso procedura competitiva. L'immobile risulta regolarmente locato con contratto opponibile alla procedura, valido per altri due anni (+ 4). Inoltre, come evidenziato anche in perizia, risulta parzialmente arredato (e tale è stato concesso in locazione dall'impresa fallita) con mobili di proprietà della società stessa.
Volevo chiedervi, essendo che il curatore in questo è (non so se volutamente) vago/confuso:
- subentrando nell'attuale contratto di locazione, cosa avverrà dei mobili? Ovvero, io sono obbligata ad assicurare l'arredamento agli inquilini, ma di fatto non è di mia proprietà ... essendo, però, citato nella perizia (il perito scrive: "Per la valutazione dell'unità immobiliare si è tenuto conto delle seguenti caratteristiche: attualmente il fabbricato è affittato ad una famiglia, che ci abita e detiene l'immobile in condizioni molto buone; fanno parte della proprietà "ditta esecutata" alcuni mobili presenti nel fabbricato e precisamente <<omissis>>) posso ritenerlo ricompreso nel prezzo di aggiudicazione?
- come devo regolarmi con le tre mensilità di cauzione (pari ad Euro 1.500) versati alla ditta dagli inquilini alla sottoscrizione del contratto? Ovvero: la procedura non intende restituirla ... possono deliberatamente trattenersi tre mensilità di canone di locazione senza incorrere in denunce/azioni legali? Oppure io subentro ad un contratto dovendomi accontentare di una cauzione solo fittizia? Posso comunque richiedere loro che mi venga nuovamente versata in qualità di nuovo proprietario (anche se non mi sembra giusto per loro)?
Ringrazio per la risposta che vorrete darmi,
cordiali saluti,
Muzzolon Romina