Acquisto plurifamiliare al grezzo all’asta

  • 310 Viste
  • Ultimo messaggio 13 ottobre 2019
edoardo.lugari pubblicato 17 marzo 2019

buongiorno avrei un quesito da sottoporre. Un impresario edile mi ha segnalato una perizia per un immobile all’asta sito in un comune ed una provincia diverso da quello mia residenza. L’immobile si trova allo stato grezzo e dalla perizia risulta la possibilità di creare sei appartamenti, con i dovuti lavori di ristrutturazione, molto consistenti. Come mi devo comportare dal punto di vista fiscale, o meglio posso fare un’operazione del genere acquistando l’intero immobile come prima casa e poi rivendendo i singoli appartamenti ristrutturati? Devo istituire una società ad hoc per fare questa operazione o posso gestirla anche come privato? Se si In che modo? Non ho altri immobili e sono un libero professionista ma mi occupo di tutt’altro.

grazie per l’attenzione

 

cordialmente

edoardo

Ordina per: Standard | Il più nuovo | Voti
inexecutivis pubblicato 19 marzo 2019

I requisiti per godere dei benefici fiscali relativi all’acquisto della prima casa sono previsti dalla nota 2 bis dell’art. 1 della tariffa del d.P.R. 26 aprile 1966, n. 131 (testo unico dell’imposta di registro). Secondo questa norma devono ricorrere le seguenti condizioni.

a) che l'immobile sia ubicato nel territorio del comune in cui l'acquirente ha o stabilisca entro diciotto mesi dall'acquisto la propria residenza o, se diverso, in quello in cui l'acquirente svolge la propria attività ovvero, se trasferito all'estero per ragioni di lavoro, in quello in cui ha sede o esercita l'attività il soggetto da cui dipende ovvero, nel caso in cui l'acquirente sia cittadino italiano emigrato all'estero, che l'immobile sia acquistato come prima casa sul territorio italiano . La dichiarazione di voler stabilire la residenza nel comune ove è ubicato l'immobile acquistato deve essere resa, a pena di decadenza, dall'acquirente nell'atto di acquisto;

b) che nell'atto di acquisto l'acquirente dichiari di non essere proprietario (esclusivo o in comunione con il coniuge) di altra casa di abitazione nel territorio del comune in cui è situato l'immobile da acquistare (alla proprietà è equiparato il diritto di usufrutto, uso e abitazione);

c) che nell'atto di acquisto l'acquirente dichiari di non essere proprietario (neppure per quote, anche in regime di comunione legale) su tutto il territorio nazionale di altra casa di abitazione acquistata con le agevolazioni prima casa, (alla proprietà è equiparato il diritto di usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà).

I dati normativi sopra richiamati non consentono dunque l'operazione da lei ipotizzata.

Roman B pubblicato 10 ottobre 2019


Ma se il lotto è grezzo non avrò tempo 18mesi di finire i lavori quindi non posso chiedere benefici prima casa ? 

inexecutivis pubblicato 13 ottobre 2019

Non è necessario terminare i lavori per ottenere i benefici fiscali legati all'acquisto della prima casa.

L'equivoco in cui si cade a volte è quello di ritenere che per fruire dei benefici fiscali legati all'acquisto della prima casa (applicazione dell' IVA o dell'imposta di registro ridotta) occorra trasferire la residenza all'interno dell'immobile.

Così non è, in quanto la nota 2 bis dell’art. 1 della tariffa del d.P.R. 26 aprile 1966, n. 131 (testo unico dell’imposta di registro) richiede esclusivamente che l'acquirente stabilisca entro diciotto mesi dall'acquisto la propria residenza all'interno del comune in cui si trova l'immobile, e non all'interno dell'immobile stesso.

La residenza rileva invece con riferimento alla detrazione ai fini IRPEF degli interessi passivi corrisposti in esecuzione di contratti di mutui ipotecari contratti per l'acquisto della unità immobiliare da adibire ad abitazione principale entro l'anno dall'acquisto, in forza della previsione dell'art. 15, comma 1 let. b) del citato d.P.R. 917/1986.

Close